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L’obbligo di trasparenza per le imprese e le associazioni (l.124/2017)

La Legge n. 124 del 04/08/2017 (commi 125 e 125-bis) ha introdotto un obbligo di trasparenza per le imprese e le associazioni

Obbligo di Trasparenza per imprese e associazioni. Art. 1 comma 125 e 125-bis della legge 124 del 04/08/2017

2000 EURO DI SANZIONE (MINIMO) PER LE IMPRESE, ASSOCIAZIONI E FONDAZIONI CHE NON HANNO PUBBLICATO SUL PROPRIO SITO INTERNET I CONTRIBUTI, I SUSSIDI E GLI AIUTI RICEVUTI DALLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI

Vi ricordiamo l’obbligo per le imprese, le associazioni, fondazioni e gli enti del terzo settore di pubblicare sul proprio sito internet entro il 31 dicembre “gli importi e le informazioni relativi a sovvenzioni, sussidi, vantaggi, contributi o aiuti, in denaro o in natura, non aventi carattere generale e privi di natura corrispettiva, retributiva o risarcitoria, effettivamente erogati dalle pubbliche amministrazioni” nel 2020 per non incorrere nella “sanzione pari all’1 per cento degli importi ricevuti con un importo minimo di 2.000 euro” (commi 125 e 125-bis Legge del 04/08/2017 n. 124).

Eccezioni

Fanno eccezione

  • le imprese che possono adempiere a questo obbligo nella nota integrativa del bilancio
  • se l’importo complessivo degli aiuti è inferiore a 10.000 euro.

Con questo link potrai verificare gli “aiuti” che hai ricevuto e ricavare i dati da pubblicare

Realizziamo il vostro sito internet in 24/48h a partire da € 200,00

SEI UN IMPRENDITORE TUTTOLOGO?

Sei un imprenditore tuttologo? Ti occupi di produzione, di vendite e di marketing?

Sei sulla strada sbagliata!

Primo perché stai togliendo tempo alla produzione. Gli americani dicono infatti che il “prodotto è il re”. Senza un buon prodotto si può fare ben poco;

Secondo perché le attività di efficientamento e di sviluppo commerciale implicano l’acquisizione di competenze e un aggiornamento continuo estranee all’oggetto imprenditoriale;

Terzo perché è sbagliato accontentarsi di una sola delle opportunità di crescita offerte dal mercato lasciando alla concorrenza la possibilità di superarti.

“chi si accontenta gode” è un detto che non vale nel mondo economico.

Anzi spesso accontentarsi una sola di queste opportunità può essere addirittura controproducente.

Facciamo un esempio. Abbiamo visto come sia fondamentale avere un sito internet dove poter mostrare le proprie competenze. Anzi possiamo dire che non avere un sito internet oggi equivale a non esistere. Del resto non avresti potuto cogliere le opportunità offerte da PRODOTTIEVENTI senza questo sito internet.

Tuttavia spendere eccessivamente per un sito internet la cosa più inutile che un imprenditore possa fare!!!

Nel mondo ci sono circa 1,72 miliardi di siti internet!!!

Per quanto bello sia il sito internet la sua creazione è simile alla apertura di un punto vendita in una periferia qualsiasi di una grande metropoli con l’alta probabilità che solo pochi clienti occasionali o addirittura nessuno vi entrerà mai.

Il problema quindi non è tanto aprire un “negozio” virtuale ma piuttosto, come per i negozi fisici, far entrare clientela nel punto vendita.

Per non parlare del budget da destinare alla realizzazione di un sito internet? 1000 euro? 2000 euro? Più o meno sono queste le cifre che in media si destinano a questo strumento. Ma queste cifre sono giustificate non tanto per lo strumento quanto per i contenuti.

Basterebbe riflettere sul fatto che molte piattaforme di web hosting chiedono per un sito in word press, come quello che stai utilizzando, soli 0 euro all’anno per capire come il valore è dato quasi esclusivamente dal contenuto.

E la stessa cosa si può dire per qualsiasi strumento marketing o “digital”.

I CONTENUTI FANNO LA DIFFERENZA

Sono i contenuti che attraggono e come si usa in gergo “convertono” i lettori in potenziali clienti. Sono i contenuti che consentono di far “emergere” un messaggio nel mare dei post digitali.

Contenuti che devono poi avere determinate caratteristiche in quanto sono destinati ad essere letti non solo dagli umani ma anche dalle macchine.

Per quanto riguarda gli “umani” devono tener conto prima di tutto della bassa soglia di attenzione dei fruitori digitali.

I consumatori digitali vogliono “tutto e subito”, senza alcuna attesa. Per questo sono banditi i messaggi di testo troppo lunghi.

I moderni internauti non amano leggere ma sono piuttosto alla ricerca spasmodica di informazioni ed esperienze multimediali e soprattutto di appagare una voglia incontrollata di “cliccare”.

Il testo scritto è stato sostituito da link, hashtag, recensioni, slogan, foto e video.

Ovviamente una foto professionale è molto più attraente rispetto a quella amatoriale. Anche se oggi non mancano certo gli strumenti, anche consumer, per realizzare ottimi scatti fotografici.

Un video poi supera di certo una semplice fotografia. Il 60% dei consumatori di facebook è influenzato da un video nella sua decisione di acquisto.

Ovviamente tra un video amatoriale e quello professionale è più facile che quest’ultimo tagli prima il traguardo. E così via.

 MA I CONTENUTI DIGITALI NON BASTANO

Devono anche essere costanti nel tempo.

Il carburante non si acquista una volta sola nella vita di un aereo o di un autoveicolo!!!

Nel commercio bisogna farsi ricordare.

“i sentieri che non vengono percorsi saranno nascosti dalle erbacce”. 

La presenza non costante (un sito internet non aggiornato, un blog che non risponde alle domande dei propri lettori, una pagina facebook con pochi e vecchi posti, l’assenza di recensioni e commenti) confezionano una immagine aziendale negativa che allontana qualsiasi cliente, come quella che si prova difronte ad un negozio sporco e poco illuminato.

E’ possibile realizzare questo obiettivo attraverso un funnel marketing che serve appunto a mettere una insegna luminosa della tua attività sul viale principale della città digitale

Ma quanto costa un funnel marketing?

SVILUPPO COMMERCIALE: QUANTO SPENDERE?

L’IMPORTANTE E’ NON RESTARE SENZA CARBURANTE

“chi si ferma è perduto”.

Dal punto di vista dello sviluppo commerciale mai un aforisma è stato così vero. Il progresso tecnologico e informatico, la circolazione delle informazioni e la liberalizzazione delle tariffe, hanno reso disponibili strumenti e soluzioni che possono migliorare o rendere superata una azienda a seconda della capacità o meno di saperle individuare e cogliere.

Parafrasando la famosa frase di Henry Ford “chi smette di innovare la propria azienda è come se fermasse l’orologio per risparmiare il tempo”.

Efficientamento ed innovazioni sono aspetti dello stesso processo di “energizzazione” aziendale.

L’innovazione possibile non riguarda solo l’acquisto di macchinari e software di ultima generazione ma deve riguardare anche

1) IL COSTANTE AGGIORNAMENTO DELLA IMMAGINE AZIENDALE

Ad esempio scelte “green”, opportunamente comunicate, determinano un naturale incremento del fatturato del 4%.

2) IL COSTANTE AGGIORNAMENTO DEI COSTI

Le tariffe della energia elettrica, del gas, e della telefonia, ad esempio, subiscono notevoli variazioni nel corso del tempo consentendo di recuperare risorse ed efficienza;

la ristrutturazione dei costi bancari (rinegoziazione, surroga o sostituzione) può generare fonti di redditività non previste;

la sostituzione delle lampade ad incandescenza o alogene con quelle a led (con un risparmio di energia elettrica dal 40% al 70%);

la installazione di rifasatori e filtri per le armoniche che migliorano le prestazioni dei macchinari e i consumi di energia;

l’utilizzo di fonti alternative di produzione energetica come ad esempio gli impianti fotovoltaici con o senza accumulo;

l’utilizzo di veicoli elettrici.

Queste operazioni di “efficientamento” conferiranno all’azienda una redditività aggiuntiva in maniera multipla rispetto a quella che si otterrebbe con un incremento di fatturato.

La riduzione dei costi del 5% può generare effetti simili ad un incremento di fatturato del 20%.

E con meno incognite rispetto a quest’ultimo spesso legato a fattori imprevedibili (come il successo delle iniziative marketing, il comportamento dei concorrenti, della clientela, del proprio personale di vendita, ecc.)

3) IL COSTANTE AGGIORNAMENTO DEI MECCANISMI DI AMPLIAMENTO DELLA CLIENTELA

Può sembrare banale dire che “avere un buon prodotto non basta … bisogna venderlo nel modo giusto… l’importante non è vendere ma ri-vendere … si può avere il prodotto più bello del mondo ma se lo si vendi nel modo sbagliato di certo verranno mortificate le sue potenzialità…”.

Può sembrare altrettanto banale dire che si può vendere di più con una forza vendite organizzata e strutturata

Facilmente il tuo fatturato crescerà se periodicamente puoi contare su una campagna pubblicitaria accattivante.

Ma anche la realizzazione di un sito internet dove dimostrare le competenze possedute e un blog aggiornato h24 dove poter dialogare con il proprio pubblico di riferimento avranno un effetto positivo.

Che dire poi della presenza professionale e produttiva sui vari “social” come Facebook, Instagram, Twitter, Linkedin, Snapchat, YouTube, Pinterest? Pensa che sono più di 100 milioni le ore di video che, ogni giorno, vengono visualizzate solamente su Facebook. In Italia sono 5 milioni le persone attive sui social network per una una media di quasi due ore al giorno.

Nel mondo digitale i margini di crescita sono infiniti.

Sui “social” una foto professionale avrà sicuramente un effetto migliore rispetto ad una foto scattata con un mezzo di fortuna. Così come il linguaggio video è sicuramente più accattivante di una foto.

Si possono ottenere contatti e clientela, in modo veloce, con efficaci Campagne Pay Per Click (PPC) o tramite inserzioni a pagamento come Google Ads, Facebook Ads o Instagram Ads, come pure spedendo periodicamente una Newsletter ai propri clienti per pubblicizzare prodotti o per proporre iniziative personalizzate. Il 49% dei consumatori che riceve un coupon sconto poi ne usufruisce al momento dell’acquisto!!!  

Come pure l’email marketing che ha la funzione di rimanere in contatto con la propria clientela per non rischiare di essere dimenticati. Ma per fare questo si deve disporre di una mailing list o di mezzi per crearla e tenerla aggiornata compresi quelli che consentono il rispetto della normativa sulla privacy.

In modo simile si può utilizzare l’attività di sms marketing. Le statistiche in questo settore parlano da sole: il 73% dei clienti che scelgono di riceve un sms poi effettua un acquisto.

Non bisogna mai dimenticare di effettuare programmi fedeltà o di regalare suggerimenti e consigli di valore che permetteranno di fidelizzare la clientela.

A tutto questo si può aggiungere una attività di PR per essere citati da “altri”, su giornali, blog e siti web o una attività di controllo delle recensioni o di brand reputation. Il passaparola è infatti un elemento fondamentale per qualsiasi tipo di attività. Circa la metà dei consumatori acquista in seguito alla raccomandazione di amici o familiari mentre il 70% non proverà un rivenditore se un amico lo ha valutato negativamente.

E’ forse giunto il momento di creare il tuo funnel marketing

HAI BISOGNO DI SVILUPPO COMMERCIALE, DI INCREMENTARE IL FATTURATO E RIDURRE I COSTI?